Il calo fisiologico dei mutui

Il mutuo è sempre una delle soluzioni più richieste per chi non ha liquidità sufficente a comprare casa ma, da una recente ricerca di mercato, è risultato che a giugno 2011 le richieste di mutuo sono calate del 17% rispetto allo stesso periodo del 2010, la diminuzione più forte dal 2007.
Tutto ciò è stato purtroppo reso possibile a causa di una serie di fattori negativi che hanno frenato le famiglie italiane nella richiesta di mutuo e le hanno spinte a diminuire le richieste nei confrontidegli istituti di credito: la crisi economica della Grecia e del resto d’Europa, Italia compresa, la difficoltà dei mercati, la disoccupazione in forte aumento e la precarietà del lavoro, il rialzo del tasso BCE.

Durante il primo semestre dell'anno, però, c'è stata una maggiore disponibilità da parte degli istituti di credito a concedere i mutui, grazie anche al miglioramento del livello di rischiosità: il tasso di default, che misura le difficoltà a pagare il mutuo e i ritardi di sei o più rate, ha registrato un netto miglioramento passando dal 2,3% del marzo 2010 all'1,8% del marzo 2011. I cali più importanti sono quelli in Umbria e Valle d'Aosta (- 13%), nelle Marche (-12%), in Trentino Alto Adige e in Puglia (-11%), in Toscana e in Campania (-10%). Sempre nel primo semestre si è allungata la durata, passando a una media di 20-30 anni ed è salito anche l'importo medio richiesto, ovvero 137.000 euro, cioè il 2,2% in meno rispetto al primo semestre del 2010.