Prezzi delle case a Bologna nel 2011 ancora in calo

Scendono ancora i prezzi delle case a Bologna. Sono i risultati di un nuovo studio di Nomisma che sottolinea come nel capoluogo emiliano nel primo semestre 2011 siano scesi dell'1,6% rispetto ad un anno prima. La colpa è di un'eccessiva offerta grazie
ad una crescita delle costruzioni, avvenuta nel corso degli anni, che ha immesso sul mercato, soprattutto in quello del terziario, immobili che, ora, rischiano di aumentare ulteriormente un'offerta di cui non si sente forte necessità.
Guardando ai numeri elaborati da Nomisma, se dall'inizio della crisi, nel 2008, i prezzi delle abitazioni a Bologna sono calati, mediamente dell'11%, allo scorso maggio 2011 la media ponderata di una abitazione usata è risultata pari a 2.498 euro al metro quadro con un calo dello 0,6% a livello semestrale e dell'1,6% su base annua mentre il prezzo di una abitazione nuova ha una media ponderata pari a 3.032 euro al metro quadro in calo dell'1,1% al livello semestrale e del 2,3% su base annua.
Il tempo di vendita per una abitazione usata a Bologna è di 6,4 mesi mentre lo sconto è del 12,2%. Per comprare una abitazione nuova, invece, occorrono 7 mesi mentre lo sconto è dell'8,7%. Quanto agli uffici, la media ponderata è di 2.552 euro al metro quadrato, con un calo dello 0,7% rispetto su base semestrale precedente ed uno sconto medio del 13,2% mentre per i negozi la media ponderata è pari a 2.940 euro al metro quadro, in flessione dello 0,4% sempre su base semestrale ed uno sconto medio del 12%. I box auto e garage a Bologna, infine, registrano una media ponderata pari a 37.071 euro al metro quadro, in calo dell'1,4% rispetto allo scorso semestre e uno sconto medio che si attesta sul 5,7%. Cifre, evidenzia lo studio di Nomisma, che dimostrano la prosecuzione «anche che nel primo semestre del 2011, della debole congiuntura del mercato immobiliare bolognese» venato da una difficoltà «riconducibile al calo della domanda, alle esigue quantità che transitano sul mercato, ad un'offerta che non è disposta a ridimensionare le proprie aspettative di ritorno sul capitale investito». Unico sprazzo, «in controtendenza, il mercato dei negozi del centro con prezzi stabili, sconti minori e tempi per concludere le transazioni meno dilatati». Sorta di boccata d'ossigeno. «In prospettiva, per il prossimo semestre, gli operatori non prevedono un'inversione del ciclo - conclude lo studio - ma la stabilizzazione sugli attuali livelli dei valori e delle quantità scambiate».