Decreto Sviluppo 2011 nuovo piano casa e rinegoziazione mutui

Lo scorso 5 maggio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto sviluppo che all'interno contiene dei provvedimenti per il cosiddetto "piano casa".
D'ora in poi le regioni avranno 120 giorni di tempo per emanare leggi specifiche che consentano di allargare le volumetrie, poi scatterà comunque la norma nazionale contenuta nel decreto legge. Oltre alla possibilità di ampliare la volumetria degli edifici, nel decreto viene introdotto il "silenzio assenso" per la costruzione delle case e la sostituzione della Dia con la più semplice Scia per l'avvio delle attività.

Il silenzio assenso non vale nei casi in cui sussistano vincoli ambientali, paesaggistici e culturali. Nei comuni con meno di 100.000 abitanti il termine è di 90 giorni che sale a 150 giorni per le città di dimensioni più grandi.

SCIA E DIA: La segnalazione certificata di inizio attività (Scia) viene estesa agli interventi edilizi precedentemente compiuti con denuncia di inizio attività (Dia). E viene esclusione la procedura di valutazione ambientale strategica (Vas) per gli strumenti attuativi di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica. Per la realizzazione di barbecue a gas esterni anche in muratura non è richiesto nessun permesso.

Anche l'accesso alla detrazione Irpef per le ristrutturazioni diventa più semplice, eliminando la comunicazione di inizio lavori. Arrivano risorse, inoltre, per il piano di edilizia abitativa, con più di 2,7 miliardi stanziati dal Cipe per la realizzazione di 15.200 alloggi.

MUTUI: passare dal mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso prima era una facoltà delle banche, ora sarà obbligatorio per i richiedenti che hanno un reddito Isee inferiore ai 30 mila euro e per mutui accesi inferiori a 150mila euro. L'opzione sarà concessa per i mutui erogati per l'acquisto o la ristrutturazione di unità immobiliari adibite ad abitazione a condizione che il soggetto richiedente presenti una attestazione Isee non superiore a 30 mila euro e non abbia avuto ritardi nei precedenti pagamenti. La misura, già adottata una prima volta nel 2008, potrà essere utilizzata fino al 30 aprile 2012.